lunedì 9 marzo 2020

QUALE GESÙ?






[dalle meditazioni del 2003]
Paolo Cugini

Che Gesù sto vendendo? Che Gesù la mia parrocchia sta offrendo?
Esiste un Gesù fatto dal mondo dalle mani del mondo, dei desideri del mondo. È il Gesù bambino, che non scomoda, non sporca, non fa arrabbiare nessuno, non chiede a nessuno di cambiare vita. Esiste questo Gesù di zucchero, dagli occhi dolci, azzurri, bello, che piace alle signore. Il mondo si è fatto e continuamente si fa il proprio Gesù, un Gesù su misura, la misura del proprio egoismo, del proprio orgoglio. È il Gesù buono, che non grida, che manda i bacini, che sorride, che non si chiede nulla, che non mi chiede di cambiare vita, che, in definitiva, mi lascia in pace. Questo è il Gesù del mondo, è il Gesù che il mondo vuole, il Gesù fatto dal mondo, su misura, una misura comoda, che non inquieta la coscienza di nessuno. È il Gesù che posso incontrare quando voglio io. Perché prima di tutto ci sono io, con i miei problemi, il mio lavoro, i miei campi poi, forse c’è Lui. Poi quando ho fatto tutto quello che dovevo fare, c’è spazio per Lui. E capita allora, che passo un mese senza partecipare dell’Eucarestia, ma non fa nulla, Lui non mi dice nulla, Lui sa che non potevo perché avevo tante cose da fare, da risolvere. Di fatto io sono una persona importante, che ha tante cose da fare e Gesù che è buono, che non condanna nessuno, Lui capisce e non dice nulla. Anche perché io, Gesù lo posso pregare dove voglio e quando voglio. È meglio, infatti, molto meglio – così pensa l’uomo mondano, l’uomo del mondo – stare in casa, pregare Gesù in casa. A cosa serve – dice l’uomo mondano – andare in chiesa mangiare l’ostia e poi fare peggio degli altri: è meglio stare in casa al calduccio e non essere ipocriti. Così pensa l’uomo del mondo. D’altra parte c’è il Vangelo che mi mostra un Gesù tutto differente: il Gesù che scandalizza. Paolo, infatti diceva così: “Noi predichiamo Cristo Crocefisso scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani” (1° Cor. 1,22).

Gesù è uno scandalo, è scandaloso, scandalizza e scuote la mia coscienza. Egli è venuto per non lasciarmi in pace. E allora tutti quelli che cercano tranquillità, comodità, hanno sbagliato religione, perché il Signore Gesù è venuto per portare la guerra, la divisione. Egli è infatti motivo di contraddizione: “Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione per chi siano svelati i pensieri di molti cuori” (Lc. 2,35).

Gesù è venuto a portare la salvezza, ma questa salvezza non la si compra: la si può solo accogliere e la si accoglie solamente facendo un cammino di conversione, per mettere la mia vita nel cammino che Lui ha tracciato e non viceversa. Non è Cristo che si deve convertire a me, ma io a Lui. Se no la fede diventa idolatria.

Il Gesù Cristo della storia è brutto, non ha apparenza (Is 53). Ha sofferto, è morto in croce. Ha predicato contro ogni forma di sopruso, di schiavitù, di ingiustizia. Per questo è morto, per questo ha sofferto, per questo lo hanno ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato indicando che, d'ora inanzi, la vita passa da Lui, il Figlio amato.