venerdì 5 dicembre 2025

La Luce che squarcia le tenebre

 





Paolo Cugini

 

 

Toccò loro gli occhi (Mt 9,29).

Ecco, odo un grido che attraversa i secoli, una voce che spezza il silenzio della notte e risuona sulle alture dell’anima:

-          Svegliati, tu che dormi! Alzati da questa tenebra che ti stringe come catene invisibili.

L’umanità vaga, smarrita in un crepuscolo senza fine, dove la verità si confonde con l’ombra e il cuore si abitua a chiamare bene ciò che è male, luce ciò che è oscurità. È questa la piaga nascosta, la radice amara del nostro tempo: la cecità che non sa di essere cieca, la notte che si insinua persino nei pensieri più luminosi e trasforma il giorno in illusione.

Ma proprio quando il buio pare invincibile e le domande restano sospese come stelle senza nome, ecco irrompere il Mistero, non come tempesta, ma come fiato leggero, come luce che vince senza gridare. Una presenza si fa prossima, e la sua carezza rompe la corazza dell’indifferenza: è la Luce che non abbaglia, ma guarisce, che non impone, ma chiama. Allora il cuore si scuote, la mente si risveglia, e la verità non è più una minaccia, bensì un abbraccio.

-          Alzati! sussurra il Mistero,

-          e cammina nella mia luce.

Come il vento che spazza la nebbia, così il dono della luce apre sentieri dove tutto sembrava chiuso. Si compie il miracolo: occhi nuovi si spalancano, il velo cade, ogni passo ritrova senso. L’antica sapienza dice:

-          Non è mai buio per chi porta la luce dentro di sé.

 E oggi, questa luce non è conquista, ma segno di speranza, promessa che brilla all’orizzonte e compimento che riscalda il presente.

Beato chi ancora attende, chi non smette di cercare la fiamma nascosta nel Mistero. Perché sarà sua la gioia di vedere la notte trasformarsi in aurora, di sentire nella voce profetica che attraversa le generazioni l’invito eterno:

-           Non temere, la Luce è venuta per te.

Così chi vive nella luce si fa a sua volta lampada, un piccolo fuoco che rischiara la strada degli altri, e insieme, nella comunione degli occhi aperti, la tenebra è vinta per sempre.

 

 

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