(Annotazioni)
1-33
La narrazione della conversione di Cornelio (molti dicono che
in realtà si tratta della conversione di Pietro!) è il brano più lungo degli
Atti, che occupa quasi due capitoli. La Conversione di Cornelio segna l’inizio dell’entrata
dei non-giudei nel popolo della salvezza
La
costruzione del brano è messa in modo tale che l’incontro tra Pietro e Cornelio
sembra un evento voluto esplicitamente da Dio.
Questa narrazione tratta del contatto fra cristiani e pagani;
il suo fine è quello di far cadere una regola che impediva ai cristiani di
mangiare e di essere ospiti in casa dei gentili.
Con
l’entrata dei gentili nella chiesa viene inaugurata la missione verso il mondo
pagano. La chiesa passa da setta giudaica ad un gruppo religioso aperto la
mondo.
Il battesimo di Cornelio e la sua entrata
nella chiesa assieme ad altri non giudei, non è dovuta all’iniziativa umana, ma
interamente alla volontà divina. È Dio che guida ogni cosa.
34-43
È
uno degli otto discorsi messi sulla bocca di Pietro. C’è il nucleo centrale del
Kerigma: morte e risurrezione di Cristo. Il discorso insiste sul motivo della
testimonianza.
Il
vero culto è temere il Signore e praticare la giustizia. Lc riconosce che nel
mondo pagano possano esistere uomini che conducono un’esistenza gradita a Dio.
44-48
La
pentecoste dei gentili.
È
il culmine del racconto. Come nella prima Pentecoste lo Spirito Santo è effuso
su ogni credente. Lc vuole mettere in luce l’iniziativa divina del dono dello
Spirito Santo sui pagani, più che mettere in luce le tappe di un’iniziazione.
11,1-18
Lc
riprende e riassume quanto narrato in precedenza. Si percepisce meglio che
l’entrata dei pagani nella chiesa è volontà di Dio. C’è il problema sotteso
della comunione della mensa tra cristiani e pagani.
19-30
la missione degli ellenisti ad Antiochia
Lc
porta l’attenzione sulla fondazione della comunità di Antiochia. E sullo
sviluppo che la predispone a divenire un importante centro di missione. Secondo
Lc per la prima volta ad Antiochia convivono giudeo-cristiani e
pagano-cristiani. La continuità tra Gerusalemme ed Antiochia è garantita grazie
agli ellenisti dispersi da Gerusalemme.
27-30.
la colletta di Antiochia per la Giudea.
È
un brano che rafforza l’impressione di una grande unità tra la comunità siriana
e quella di Gerusalemme.
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