mercoledì 27 gennaio 2021

USCIRE DALLA LOGICA DEL SACRIFICIO

 


Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato” (Eb 10,18). È il superamento della logica del sacrificio. In ogni celebrazione il popolo di Dio partecipa misticamente, ontologicamente, all’unico sacrificio che Gesù ha fatto al Padre donando la sua propria vita per amore. Ciò significa che siamo già stati perdonati una volta per tutti e, l’unica cosa che dobbiamo fare, non sono dei sacrifici o dei fioretti per ottenere il perdono, perché questo entrerebbe ancora nella logica del sacrificio che è la logica del merito. L’unica cosa è accogliere la misericordia del Padre. L’insistenza del fare sacrifici e fare penitenza per ottenere il perdono entra ancora nella logica veterotestamentario del merito, facendo dipendere il perdono di Dio dai sacrifici che si fanno. La logica del Nuovo Testamento va tutta in un’altra direzione, perché apre il cammino alla logica della misericordia, come dono gratuito e, per ottenerlo, non bisogna fare nulla, ma solo volerlo.

 

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