giovedì 11 settembre 2025

La Via profetica dell’amore evangelico

 




Annuncio di cambiamento e di rinascita nell’umanità

 

Paolo Cugini

A voi che siete in ascolto, sia chiaro il messaggio: amate chi vi osteggia, fate del bene a chi vi perseguita, benedite coloro che vi scherniscono, elevate preghiere per chi vi maltratta. In queste parole, tratte dalla sorgente viva del Vangelo, si cela la rivoluzione del tempo presente e futuro. Qui risiede la forza che trasforma, la novità che sconvolge le logiche del mondo. Un cammino viene indicato, non solo esteriore ma soprattutto interiore, una via che attraversa il cuore, spinge la coscienza a rinascere. Prima di ogni gesto esterno, è necessario lasciarci penetrare dalla verità: ogni persona, ogni volto che incrociamo, è fratello e sorella, compagni di viaggio nell’avventura umana.

Questa è la conversione profonda richiesta: non vedere più nel volto dell’altro una minaccia da combattere, ma un’anima da amare, un’esistenza da accogliere. Il cambiamento chiesto dal Vangelo è arduo, perché le fondamenta della nostra natura sono segnate dal conflitto, dalla paura, dall’istinto di sopravvivenza che ci spinge a difenderci, a contrattaccare, a distruggere.

Ma ecco il segno dei tempi: un nuovo paradigma si leva all’orizzonte, un invito a cambiare il cuore, a trasfigurare le nostre relazioni. Il Vangelo ci chiama a una veglia costante, a un lavoro interiore che non conosce tregua. Passare dalla durezza alla misericordia, dalla vendetta al perdono, dalla chiusura all’apertura, è opera immane, ma necessaria per chi vuole entrare nella logica del Mistero. La prima tappa è il riconoscimento della propria fragilità, della propria umanità ferita e impulsiva. Questo risveglio è provocato dall’ascolto della Parola, che penetra, svela, smaschera, orienta pensieri e azioni. Poi, gradualmente, si tratta di mettere in pratica segni nuovi, gesti che incarnano l’annuncio evangelico: esercitarsi nel perdono, coltivare la gratuità, offrire sé senza calcoli.

Solo chi persevera in questa formazione interiore, chi si lascia trasformare dalla luce divina, può essere profeta di misericordia e apostolo di pace. La via è lunga, la fatica grande, ma il premio è la comunione, la fraternità universale, il volto nuovo dell’umanità riconciliata. Così il Vangelo, oggi come ieri e domani, interpella il cuore, chiama al cambiamento, annuncia una possibilità di risurrezione ad ogni essere umano.

 

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