lunedì 26 aprile 2021

DIO CHE SI MANIFESTA NELLA REALTA' PRESENTE

 



Paolo Cugini

Se dunque Dio ha dato loro lo stesso dono che ha dato a noi, per avere creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?” (At 11,17). Attenzione al presente, alla realtà, come unica possibilità per comprendere la verità delle cose. Posso comprendere il senso delle cose, quello che potremmo chiamare la volontà di Dio, vale a dire il significato ultimo delle cose, solamente mantenendo un orecchio attento sul presente, che è il luogo in cui Dio si manifesta. E’ nel presente che abbiamo la possibilità di cogliere la realtà così come è e, di conseguenza, la possibilità di uscire dalle nostre precomprensioni culturali, da tutto ciò che di falso è entrato in noi senza una verifica.

Il dramma dell’esistenza umana consiste nel trascorrere tutta una vita permettendo alla falsità di depositarsi in noi, condizionare le nostre scelte, i nostri gesti quotidiani, senza mai mettere in discussione nulla. Nel brano riportato sopra, Pietro coglie un aspetto importante della verità che la realtà manifesta, proprio perché si è reso disponibile a mettere in discussione le proprie presunte verità, per fare spazio alla novità che la verità del presente manifesta.

      Dire Dio, allora, non consiste nell’applicare concetti preconfezionati su di Lui alla realtà, ma ascoltarlo per come si manifesta nel presente e vivere di conseguenza.  Questo percorso esige molta umiltà ed è uno dei frutti della vita spirituale che, con costanza e perseveranza permette alla novità di modellare la propria umanità, la propria mentalità smantellando e destrutturando, in questo modo, tutte le falsità affastellatesi nel tempo nella nostra coscienza.

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