Paolo Cugini
“Maria
prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i
pedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli e tutta la casa si riempì
dell’aroma di quel profumo” (Gv 12,3). Gesti che dicono più di mille
parole. Ma quanto amore c’è in questo gesto?! Grazie Maria per averlo compiuto,
per averci ricordato che cosa significa amare, perché non hai fatto calcoli,
non hai badato a spese, perché dinanzi all’amato, all’amata non si fanno
calcoli: si dona e basta. Ci sono dei movimenti, che vengono dal cuore, che
sono inarrestabili e non si possono fermare; movimenti che dicono di un amore
che viene da lontano, da una storia che ha prodotto vita. Perché è forse questo
uno dei significati più importanti della parola amore: è sinonimo di vita, nel
senso che la produce. L’amore produce in chi lo riceve e in chi lo abita un
desiderio infinito di vita, perché apre a dismisura gli orizzonti, e la vita
appare all’improvviso come una realtà infinita eterna.
L’amore
non vede barriere, non vede problemi, perché vede solo l’amato, l’amata e non
desidera altro che amarlo, amarla. L’amore spezza ogni diversità ed è capace di
creare uguaglianza. L’amore è la forza misteriosa che unisce il mondo,
distrugge le differenze e lo fa con dolcezza, senza che alcuno se ne accorga.
L’amore toglie il velo dagli occhi per mostrarci come Dio ha pensato e voluto
il mondo: una comunità di fratelli e sorelle uguali, con la stessa dignità di
figli e figlie. È questo che succede agli innamorati: vedono, per la prima
volta nella loro vita, il mondo così come lo ha pensato Dio. Lo vedono e ne
rimangono sconvolti, come rapiti dalla sua bellezza. E allora, il profumo di
nardo di Maria sparso sui piedi di Gesù è l’amore che si fa riconoscente, è un
grazie infinito e, proprio per questo non ci sono parole o discorsi, ma solo
dei gesti, perché il gesto d’amore che sgorga dal cuore, è portatore di
un’infinità di messaggi che nessuna parola potrebbe esprimere.
Il
gesto di Maria diviene, allora, il miglior antidoto alla disperazione, al
nichilismo, alla perdita del senso della vita. Il profumo di nardo sparso da
Maria sui piedi di Gesù è il canto di gioia della vita, che rivela che c’è
ancora vita sulla terra, che la vita è bella e che non c’è gioia più grande di
questa quando la si scopre. E, allora, questo gesto così dolce, semplice,
nascosto, rivela che c’è presente nella nostra storia una sorgente di vita
infinita, da cui chiunque può attingere perché non finisce mai. Maria l’ha
scoperto e, con questo semplice e dolce gesto, lo sta indicando anche a me, a
ogni uomo e donna, a tutti coloro che sentono il desiderio di vivere. C’è vita
sulla terra e ha un nome: Gesù.
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