giovedì 9 dicembre 2021

TI TENGO PER LA DESTRA

 



Io sono il Signore, tuo Dio,

che ti tengo per la destra
e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».
Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
larva d'Israele;
io vengo in tuo aiuto (Is 41,13).

Alzarsi con questa consapevolezza, che Tu non ci molli la mano, che non debbiamo aver paura, perché Tu sei con noi, in ogni momento e non ci abbandoni. È questo il messaggio di Isaia che oggi viene donato alla Chiesa e che rivela l’aspetto personale della relazione del mistero del Padre con ogni persona. Non sentirsi solo, sentire di essere avvolto dall’amore del Padre, è un grande dono della fede. Fare di tutto durante la giornata per evitare pensieri oscuri, che nascono dalla solitudine, pensare positivo, ricordando questi versetti, richiamando la presenza del Mistero, facendo spazio alla sua presenza.

Tu, invece, gioirai nel Signore,
ti vanterai del Santo d'Israele.
I miseri e i poveri cercano acqua ma non c'è;
la loro lingua è riarsa per la sete.
Io, il Signore, risponderò loro,
io, Dio d'Israele, non li abbandonerò.
Farò scaturire fiumi su brulle colline,
fontane in mezzo alle valli;
cambierò il deserto in un lago d'acqua,
la terra arida in zona di sorgenti.
Nel deserto pianterò cedri,
acacie, mirti e ulivi;
nella steppa porrò cipressi,
olmi e abeti;
perché vedano e sappiano,
considerino e comprendano a un tempo
che questo ha fatto la mano del Signore,
lo ha creato il Santo d'Israele (Is 43).

Non smettere di sognare: è questo che mi viene da dire leggendo questa pagina d’Isaia. Allo stesso tempo questi versetti mi suggeriscono quello che dovrebbe essere il mio compito in una comunità: produrre visioni positive; aiutare le persone a non smettere di guardare al futuro con il cuore pieno di speranza. Produrre immagini che sappiano illuminare l’immaginazione, per non permettere agli eventi negativi di devastare la speranza, di farla a pezzi e di rendere il cuore pieno di amarezza. Portatore di speranza: è questo il mio compito.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui

Giovanni Battista chi era, se non un personaggio che faceva sognare le persone, soprattutto i più poveri e afflitti. La sua predicazione dai toni duri, con il costante invito alla conversione, non era altro che un invito ad aprire i cuori per fare spazio a Colui che stava per venire. In questo modo costringeva i suoi ascoltatori a guardare avanti, a utilizzare il presente per preparare il terreno al nuovo che stava arrivando.

 

Nessun commento:

Posta un commento