Paolo Cugini
Se
la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non
entrerete nel regno dei cieli (Mt 5,20).
Di
che cosa sta parlando Gesù, in che senso dobbiamo superare la giustizia degli
scribi e dei farisei? Di che giustizia si trattava? Era la giustizia
retributiva e meritocratica e, di conseguenza una giustizia escludente che si
basava sulla logica del favore, che tende agevolare chi è vicino al potere e
danneggiare gli altri, soprattutto i poveri. Superare la giustizia dei farisei
significa entrare nella logica diametralmente opposta, la logica della condivisione
gratuita e disinteressata, che è la logica del Vangelo. Al centro c’è l’attenzione
all’altro, soprattutto all’indigente, in ogni momento.
Quello
che è importante nella comunità cristiana è fare di tutto per riconciliarsi con
il fratello e la sorella con cui si ha avuto qualche screzio. Ci si riconcilia
con Dio solamente riconciliandosi con il fratello e la sorella: è questo un
punto decisivo della convivenza nella comunità dei discepoli e discepole del
Signore. Il regno dei cieli in cui siamo invitati entrare è quello spazio di
umanità nuova segnato da un nuovo stile di relazioni umane, alimentato dall’amore
del Signore che riceviamo nello Spirito Santo. Entrare in questo nuovo spazio,
fare parte di questa nuova umanità è il senso del cammino cristiano.
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