martedì 2 novembre 2021

ATTI DEGLI APOSTOLI CAPITOLO 4 - STUDIO BIBLICO




(annotazioni)

Nel capitolo quattro Luca introduce un motivo nuovo nella narrazione: la persecuzione quale elemento costitutivo dell’esperienza cristiana.

La forza del Vangelo sta nell’amore che è servizio e dono della vita. È proprio questo messaggio di libertà che suscita l’ostilità dell’autorità stabilita che vede minacciato l’ordine socio-religioso in suo potere.  Con la predicazione apostolica emergono le forze del male in azione nella storia. Questo male s’identifica con il potere costituito, che cerca invano di far tacere la testimonianza degli apostoli.

C’è una nuova potenza in azione: lo Spirito di Pentecoste, che infonde il coraggio della testimonianza agli apostoli. In mezzo ad Israele si sviluppa un nuovo modello di società basato sulla predicazione degli apostoli: prende consistenza il vero Israele dove l’autorità legittima nell’Israele dei credenti viene tolta ai capi giudaici per essere riconosciuta agli apostoli.

I sadducei costituirono un'importante corrente spirituale del medio giudaismo (fine del periodo del secondo Tempio), e anche una distinta fazione politica verso il 130 a.C. sotto la dinastia asmonea. Rappresentata eminentemente dall'aristocrazia delle antiche famiglie, nell'ambito delle quali venivano reclutati i sacerdoti dei ranghi più alti, nonché, in particolare, il Sommo sacerdote, la corrente dei Sadducei si richiamava, nel proprio nome, all'antico e leggendario Zadok ( o anche Sadoq o Zadoq), sommo sacerdote al tempo di Salomone. Cercavano di vivere un giudaismo illuminato; politicamente erano realisti e quindi, a differenza degli zeloti, cercavano di trovare un compromesso anche con il potere romano (fonte: Wikipedia).

Problema: i sadducei non accettano quello che per la testimonianza degli apostoli è un fatto e cioè che con la resurrezione di Gesù la dottrina della resurrezione generale è vera.

v.1s: parallelismo con Lc 19,47-48: insegnamento di Gesù nel tempio, ostilità dei sommi sacerdoti, degli scribi e dei capi e simpatia della gente. Le autorità giudaiche non riescono a trovare un motivo valido per imprigionare gli apostoli.

Gesù è la dimostrazione che la dottrina della resurrezione è vera, è già iniziata.

v.9s: paradosso (simile alle situazioni che viveva Gesù): trovarsi in giudizio per aver fatto il bene.

Problema della citazione del salmo 117: la pietra di scarto (riletture).

Nota: nell’incapacità di contraddire il discorso dei discepoli si realizza la promessa di Gesù: vi darò una lingua e sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere (Lc 21, 15).

19-20: passaggio di autorità: quella giudaica è decaduta a favore di un’autorità nuova, nella quale si esprime l’autorità attuale di Dio: La testimonianza apostolica.

 

23-31: La comunità in preghiera. Dopo la guarigione del paralitico, la predicazione apostolica nel tempio, l’arresto e l’inizio di persecuzione da parte dell’autorità giudaica, il ciclo narrativo si conclude con il ritorno alla vita di comunità, al punto bade della vita apostolica: la preghiera comunitaria, alla quale Luca dà un valore primordiale. Ha una funzione insostituibile nei momenti gravi e importanti, come del resto lo era per Gesù.

Dio viene riconosciuto come creatore, misteriosamente presente e operante nella passione di Gesù così come è creduto vicino alla Chiesa perseguitata: la persecuzione dei credenti, come la passione di Gesù, rientra nel piano divino che le dà significato.  La comunità unita non chiede di essere liberata dalla prova, ma di avere la forza non solo di affrontarla, ma di trovare in essa il coraggio della testimonianza. Dio interviene immediatamente: lo Spirito Santo scende sui presenti e li riempie di franchezza. Poi c’è il terremoto come segno teofanico.  La necessità della comunione fraterna per vivere il rapporto autentico con Dio e ottenere l’esaudimento della preghiera è un’esigenza presente in tutto l’insegnamento della comunità primitiva.  In quanto creatore di tutto Dio è anche padrone della storia e si prende cura della situazione della Chiesa sottoposta a persecuzione.

32-35: vita interna della comunità

È un quadro ideale della prima comunità di Gerusalemme.

C’è il problema della comunione dei beni.

Realizza Dt 15,4: non vi sarà in te nessun bisognoso. Qumran istituzionalizzava

Importante: il fondamento del legame che unisce i credenti tra di loro non è una simpatia naturale che fiorisce dall’amicizia, ma la fede che presuppone la conversione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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