ASCOLTATE E VIVRETE
Paolo
Cugini
La
festa del Battesimo del Signore ci permette di riflettere sul senso di questo
rito e sul significato del nostro battesimo. Ci sono due aspetti importanti che
la liturgia di oggi sottolinea a proposito del Battesimo: la Parola e lo
Spirito Santo.
1.
“Ascoltate
e vivrete” (Is 55,3)
Ascolto
della Parola quotidiano significa disponibilità a mettersi in discussione, a
cambiare. Può fare questo chi si è abituato a vivere nel presente della storia,
chi ha imparato a lottare contro le nostalgie del passato e le illusioni del
futuro. Solo chi ha i piedi piantati per terra è disposto ad ascoltare, perché
è attento al presente.
Ascoltiamo
la Parola per liberarci dai pregiudizi, per vedere la realtà così come la vede
Dio, per purificarci da tutte le forme d’ignoranza che assimiliamo nel tempo.
Ascoltare
la Parola significa disponibilità a camminare, perché è questo che produce in
noi e dentro di noi la Parola: ci rimette in piedi per il cammino della vita.
Ci distoglie dal torpore, dal sonno che la vita comoda produce in noi, che
anestetizza i centri vitali, che ci fa perdere il significato autentico della
vita, perché la vita comoda ci lega alle cose, ci fa pensare materialmente. La
Parola ascoltata ci ricorda che c’è qualcosa d’altro, che siamo chiamati non
solo per mangiare e dormire e poco altro, ma che c’è dell’altro sulla nostra
vita che solo noi possiamo scoprire. Lo scopriamo se ci fermiamo ad ascoltare,
se ci fermiamo e facciamo silenzio attorno a noi e in noi, se la smettiamo di
identificare la nostra vita con le cose che facciamo, se siamo disposti a
lasciarci guidare dalla voce che viene dal cielo.
La
Parola è una semente di eternità, che penetra nelle profondità del cuore umano
e nessuno può resisterle. Una volta lasciata entrare la Parola di Dio porta frutto:
“Così è della mia Parola uscita dalla mia
bocca: non tornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che io desidero”
(s 55, 10).
2. “Non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua
e il sangue. Ed è lo spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la
verità” (1 Gv 5,6).
C’è
dunque anche il tema dello Spirito Santo. Che cosa significa il battesimo nello
Spirito? Perché è così importante e, soprattutto, che cos’è? Mi vengono in
mente le parole di Gesù dette a Nicodemo di notte nella narrazione di Giovanni
capitolo 3:
“Se uno non nasce da acqua e da Spirito
non può entrare nel Regno di Dio” (Gv 3). Acqua e Spirito è un
tema decisivo di tutto il Nuovo Testamento. C’è un principio visibile che è
l’acqua e uno invisibile che è lo Spirito: è il riferimento all’evento della
predicazione e del Battesimo. Il battesimo sigilla l’evento dell’accoglienza della
predicazione. Dove c’è accoglienza della Parola predicata c’è il Battesimo. Il
riferimento alla Spirito è alla forza divina, un’energia che vivifica la Parola
e la fede dell’uomo. Cfr. Ez 36: valle piena di ossa aride. Potranno queste
ossa rivivere? Solo il Signore può ridare vita a delle ossa inaridite. Mentre
il profeta profetizza le ossa rivivificano. Due interventi: quello dalla Parola
che dà una forma umana. E poi lo Spirito. La Parola senza lo Spirito è una
forma inerte. Lo Spirito senza la Parola è un’energia informe. Gesù Cristo è
una forma precisa, ma senza lo Spirito è un uomo del passato, di 2000 anni fa.
E’ nello Spirito che il Cristo è vivente e operante oggi.
Ci vuole l’acqua (la
predicazione) e poi lo Spirito. Nello Spirito quella Parola della predicazione
diventa una forma ricca di energia. Questo vuole dire nascere dall’acqua e
dallo Spirito.