martedì 5 ottobre 2021

INTRODUZIONE AGLI ATTI DEGLI APOSTOLI

 

 

PREMESSA

Per la comprensione di un libro della Bibbia, occorre fare riferimento a ciò che insegna la Dei Verbum, il documento del Concilio Vaticano II sulla Parola di Dio:

Come deve essere interpretata la sacra Scrittura

12. Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana, l'interprete della sacra Scrittura, per capir bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole. Per ricavare l'intenzione degli agiografi, si deve tener conto fra l'altro anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione.

 È necessario, quindi, che l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto espresso. Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l'autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell'agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani.

 

AUTORE

Senza ombra di dubbio l’autore è Luca, lo stesso del Vangelo. Lo si capisce dallo stile dei due libri e dal ritorno di alcuni temi. L’autore, dunque, dev’essere un cristiano della generazione apostolica, Giudeo molto ellenizzato, quindi con una buona formazione culturale sia del pensiero giudaico che greco e la Bibbia Greca. Altro dato importante è la concordanza tra i dati che troviamo nell’opera di Luca e le lettere di Paolo (leggere Col 4,14; 2 Tm 4,11; Fm 24). Secondo Col 4, 10-14 Luca è di origine pagana (Antiochia di Siria), medico,


DATA E LUOGO

Il libro termina con la prigionia romana di Paolo (61-64 d.C.). La sua composizione dev’essere posteriore a quella del terzo Vangelo (tra il ’70 e l’80, o forse anche prima)

Luogo di composizione ci sono due proposte: Antiochia o Roma.


FONTI

Cfr. Lc 1,1-4. Luca dichiara di aver fatto ricerche accurate. Ciò significa che ha ripreso dei racconti già esistenti. A quale materiale ha attinto Luca per redigere gli Atti degli Apostoli?

In primo luogo, per la prima parte (1-12) alle fonti petrine, molto vicine al Vangelo di Pietro. Questo materiale è sato utilizzato per presentare la figura di Pietro, protagonista della prima parte del libro, che narra i primi sviluppi della comunità primitiva e le prime predicazioni.

Seconda parte (13-28): sembra che Luca abbia avuto a disposizione le lettere di Paolo e poteva informarsi presso lo stesso Paolo, che conosceva nel periodo della prigionia. Altre persone, come Sila e Timoteo, hanno potuto fornirgli informazioni.

Problema: Luca fu compagno di viaggio di Paolo? Secondo alcuni testi sembra di sì: 16,10-17; 20,5-21; 27,1-28,16 e anche 11,28: qui Lc parla al plurale e, quindi, si include tra coloro che sono nel secondo e terzo viaggio.

Problema: perché Paolo non nomina quasi mai Luca nelle sue lettere? Il noi” potrebbe, allora, essere la traccia di un diario tenuto da un compagno di Paolo (Sila?) e utilizzato da Luca. Il viaggio descritto dal Diario può essere collegato dalla colletta fatta per la Chiesa di Gerusalemme dalle chiese di Macedonia e Acaia (At 24,17; 1 Cor 6,1-4; 2 Cor 8-9; Rom 15, 25-29).

Ci sono dei ritornelli redazionali che mostrano l’abilità di Lc di utilizzare in modo coerente il materiale a sua disposizione: 6,7; 9,31; 12,24.

SCOPO

Secondo alcuni il testo è stato redatto nel II sec. per conciliare le tensioni tra le comunità di Pietro e di Giovanni.

Altri: è un’apologia in difesa di Paolo.

La maggior parte sostiene che lo scopo dell’opera è narrare la storia delle origini cristiane.

 

PIANO DELL’OPERA

E l’attualizzazione del comando di Gesù: mi sarete testimoni fino ai confini della terra (At 1,8). Luca ha voluto offrire un quadro della forza di espansione spirituale del cristianesimo.

Gerusalemme: la comunità primitiva cresce (1-5)

Inizia l’espansione preparata dalla tendenza universalista dei convertiti dal giudaismo ellenistico e dalla loro espulsione dopo il martirio di Stefano (6,1-8,3).

Il Vangelo raggiunge la Samaria (8,4-25);

A Cesarea per la prima volta dei pagani entrano in chiesa (8,26-40; 11,18);

La conversione di Paolo ci fa conoscere che ci sono dei cristiani a Damasco (9,1-30)

Ritornelli come 9,31 sottolineano la diffusione della fede

Dopo la conversione di Cornelio, Pietro è partito per una destinazione sconosciuta (12,17)

Primo viaggio di Paolo con Barnaba a Cipro e in Asia Minore

Concilio di Gerusalemme (49 d. C.) cap. 13-14

Secondo e terzo viaggio: Macedonia, Grecia, Efeso

Ogni volta Paolo ritorna a Gerusalemme.

L’arresto a Gerusalemme e la prigionia a Cesarea (21,18-26,32) gli permettono di essere con dotto a Roma

Problemi: Lc parla solo di Paolo e trascura l’evangelizzazione operata dagli altri apostoli

 

CONTRIBUTO DOTTRINARIO

·         Il primo importante contributo proviene dai discorsi riportati nel testo, che testimoniano la primissima predicazione cristiana e, in particolare, gli argomenti portati per dimostrare l’identità di Gesù nei confronti degli ebrei.

 

·         In questi discorsi vengono sottolineati alcuni temi:

ü  Gesù è il nuovo Mosè (3,22; 7,20);

ü  il nuovo Elia (1,9-11; 3,20-21)

ü  Gesù è identificato con il servo di JHWH (3,13; 4,27; 8,32)

·         C’è il tema degli apostoli come testimoni che operano attraverso segni.

·         Altro grande tema, che ha costituito un grande problema nella comunità: l’ammissione dei pagani alla salvezza. I più resistenti sono coloro che vengono definiti i fratelli di Gerusalemme, stretti attorno a Giacomo, che restano fedeli alla legge giudaica (15,1.5; 21,20).

·         Come sappiamo, Pietro e soprattutto Paolo, faranno trionfare la linea che sostiene la salvezza per mezzo della fede in Cristo.

·         C’è, inoltre, l’abbozzo della strutturazione della prima comunità con dottori, profeti e presbiteri, la celebrazione dell’eucarestia e del battesimo.

·         Il tema dello Spirito Santo 1,8




Nessun commento:

Posta un commento