sabato 8 aprile 2023

OMELIA DELLA MESSA DELLA NOTTE DI PASQUA

 



SABATO SANTO 2023

 

Paolo Cugini

Che cosa dice questa notte al nostro cammino di fede, al nostro cammino quaresimale? Dice che c’è speranza per tutti! La notte in cui ricordiamo la resurrezione di Gesù ci rivela il senso della nostra vita: siamo nati per vivere e per vivere in modo. Ci dice anche che il male non ha la meglio sul bene e che la luce ha vinto le tenebre. È, dunque una notte che ci invita a perseverare nel cammino tracciato dal Signore anche e soprattutto quando le tenebre sembrano prevalere sulla luce e noi non riuscivamo più a capire la strada da intraprendere.

Per questo facciamo nostre le parole bellissime del Preconio Pasquale: Felice colpa che meritò di avere un così grande redentore! E ancora: Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la con concordia e la pace. È la logica dell’amore che Gesù ha scritto nella storia degli uomini e delle donne. Storia segnata da sofferenze e dolore, ma che con lo sguardo fisso su Gesù, possono trasformarsi in forza che vince il mondo.

È proprio questa storia che la liturgia della Parola, così ricca in questa grande notte, ci ha narrato. Storia del popolo d’Israele che dice anche di noi, popolo di Dio desideroso di vivere del suo amore, ma che spesso facciamo l’esperienza della chiusura egoistica, che non lascia spazio alla luce di Dio. Storia di disuguaglianze, di ingiustizie, di soprusi, di guerre e di odio. Eppure, per coloro che vivono cercando il Signore, in ogni momento ne intravedono la presenza. È stato proprio così per i grandi profeti come Isaia, le cui riflessioni ci sono state proposte durante la veglia. Ed è così anche per le donne e gli uomini che in mezzo a tante fatiche e sofferenze cercano il volto del Signore.

La liturgia della notte di Pasqua ci permette anche di riscoprire il significato del nostro battessimo, della nostra immersione nell’amore del Signore. Proprio in questa notte nella Chiesa primitiva venivano battezzati i neofiti dopo un lungo percorso di preparazione per essere introdotti nei misteri. Il passaggio dalla notte al giorno, dalle tenebre alla luce, simbolizzati dal contesto specifico della veglia pasquale. voleva indicare uno dei primi significati di questo sacramento. Il problema per noi battezzati e riuscire a rimanere nella luce nonostante le tenebre che ci avvolgono dentro e fuori di noi. È una sfida che possiamo vincere insieme nella comunità, ascoltando la Parola di Gesù e, soprattutto, facendo di tutto per viverla ogni giorno.

Chiamati ad essere testimoni della luce del risorto: è questa la nostra vocazione!

 

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