lunedì 23 settembre 2024

VITA COME LAMPADA

 


Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. (Lc 8,16).

A che lampada si riferisce Gesù? Probabilmente alla lampada della Parola di Dio e il riferimento sono le parole del salmo che dice: Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino (Sal 118,105). Gesù sta dicendo alla folla che, quando accendiamo con la lampada della Parola di Dio la nostra vita, non può essere nascosta, perché brilla, fa luce con un’intensità tanto grande da non passare inosservata. Per questo, diventa importante a come ascoltiamo la Parola, alla sua comprensione, Per non rischiare di ascoltare una Parola che poi rimane lettera morta, nel senso che non produce nessuna scelta. Illumina, infatti, quella Parola che, ascoltata in profondità, genera un livello di comprensione tale da modificare i criteri abituali di scelta, inserendone nuovi.

 È a questo livello che le nostre azioni umane assumono un significato tale da brillare, da fare luce, nel senso che diventa visibile una provenienza non umana dei criteri adottati. Fate attenzione, dunque, a come ascoltate (Lc 8,18): il segreto della vita spirituale sembra essere tutto qua, vale a dire, lo spostamento di accento che conduce la persona dalla pratica religiosa attenta alla forma, alla quantità di riti, all’attenzione alla qualità della relazione con il Mistero, che esige una concentrazione, una libertà interiore tale da permettere alla Parola d’incontrare spazio per poter generare qualcosa di nuovo con noi e attraverso di noi. 

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