Paolo Cugini
Stolti!
Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto
in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro
(Lc 11,40-41). Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche
l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi
tutto sarà puro (Lc 11,40-41).
Ascoltate,
o voi che abitate sotto il cielo d’ottobre, perché la parola si leva come vento
sull’erba alta e nulla può fermare la sua corsa. Così come la rugiada annuncia
il risveglio dell’aurora, così il pensiero profetico risveglia la coscienza di
coloro che sono pronti ad ascoltare. È giunta l’ora di volgere lo sguardo oltre
le apparenze, di scrutare il cuore degli eventi, e di accogliere il mistero che
accompagna ogni svolta del destino. Chi ha occhi per vedere colga i segni
disseminati sul cammino: le strade che si biforcano, le parole non dette, i
silenzi che pesano come pietre. Non tutto ciò che luccica è oro,
ammonisce la saggezza antica, poiché spesso la verità si cela dietro veli di
consuetudine e abitudine. Siate dunque vigili, come il pastore che scruta
l’orizzonte, perché il futuro si annuncia sempre sotto forma di interrogativo e
mai di certezza.
Come
il fiume che scava il suo letto nella roccia, così il tempo scolpisce le sorti
degli uomini. Non temete il mutamento, ché esso è la linfa delle stagioni e la
promessa di nuove fioriture. Chi semina saggezza raccoglierà pace. Siate dunque
artefici del vostro futuro, con il cuore saldo e la mente aperta ai consigli
dell’antico sapere. O generazione che cammini tra le ombre della sera e le luci
dell’alba, ascolta: ogni scelta è seme, ogni azione è solco, ogni parola è eco
che risuona nel tempo. Quando il dubbio assale e la paura offusca, ricorda che
la verità dimora nel silenzio interiore, dove l’anima parla senza veli. Non
lasciare che il passato determini il tuo cammino, ma usa la sua lezione come
lanterna per la strada futura. Così si chiude il cerchio della profezia, non
con la certezza ma con la promessa. Siate dunque coraggiosi, o voi che leggete:
il domani appartiene a chi osa immaginarlo, a chi raccoglie il testimone
dell’oggi per correre verso l’orizzonte. Che la saggezza sia il vostro scudo e
la speranza la vostra spada, perché ogni tramonto cela in sé la promessa di una
nuova alba.
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