Paolo Cugini
Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro,
in eterno, sempre (Michea 4,5).
Versetto
stupendo che rivela un tipo di libertà difficile da incontrare. Libertà che si
apre al rispetto della religione dell’altro, alla possibilità di un popolo di
adorare il proprio dio. Ciò significa che non c’è imposizione, forzatura e
nemmeno desiderio di sopprimere la religione dell’atro, ma spazio per tutti. Questo
passaggio così importante non si trova nel brano parallelo a questo di Isaia 2,
che è il testo che viene utilizzato nella liturgia del tempo di Avvento. Come mai
non si usa il testo di Michea? Difficile saperlo. Questo versetto d Michea esprime
la concezione monolatrica, vale a dire, il rispetto delle divinità degli altri
popoli, pur all’interno di un monoteismo che non opprime, ma lascia vivere.
Questo atteggiamento si è visto poche volte nella storia della salvezza e anche
nella storia della Chiesa.
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