giovedì 16 ottobre 2025

GUAI A VOI!

 



 

Paolo Cugini

 

Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito (Lc 11,52).

 

C’è uno stile profetico che attraversa le generazioni, un vento che non si lascia imprigionare tra le mura dei templi, ma soffia potente sopra le strade del mondo. È la voce che non teme di denunciare i misfatti di chi detiene il potere, che scuote le coscienze e chiama alla verità. Questo è il cuore pulsante del Vangelo: non chiude i fedeli in spazi angusti, ma li spinge oltre, là dove il dolore e la speranza si incontrano, dove la giustizia reclama il suo posto tra gli uomini e le donne.

Il Vangelo ci insegna che il male si diffonde non solo con l’azione dei malvagi, ma anche con il silenzio di chi professa una religione vuota, una pratica fatta per ottenere soltanto vantaggi personali, spirituali o materiali. Di queste religioni il mondo non ha bisogno, ammonisce il profeta, perché alimentano i più bassi sentimenti umani: egoismo, rivalsa, invidia, gelosia. Sono religioni che costruiscono muri, invece di ponti, che dividono invece di unire. Ma il messaggio di Gesù è altro: annuncia il Regno di Dio, un frammento di umanità rinnovata, in cui la sete di giustizia, l’amore per i poveri, l’attenzione agli esclusi e il desiderio di costruire ponti di pace animano ogni relazione.

Il profeta non tace davanti ai mali del mondo. Lo spirito profetico, che soffia sulla comunità dei fedeli, risveglia le coscienze, rende la voce forte e chiara contro l’ipocrisia di chi abusa del proprio potere, cercando solo il proprio interesse. “Guai a voi!” dice Gesù a coloro che, senza scrupoli, hanno scelto la via del male. La chiesa profetica non è spettatrice muta, ma accusa, denuncia, scuote. Essa diventa segno del Risorto, della vita che non muore mai, esempio vivente di una giustizia che non si lascia corrompere e di una speranza che non si spegne.

È tempo di aprire le porte, di uscire dalle sicurezze e portare la luce del Vangelo là dove l’ombra sembra prevalere. Il profeta cammina davanti, tra la polvere dei sentieri, offrendo parole che sono semi di cambiamento, affrontando il vento contrario con la forza dell’amore e la certezza che il Regno di Dio è vicino, pronto a germogliare tra quanti scelgono la via della giustizia, della misericordia e della verità. Che ciascuno, nel proprio cammino, possa essere voce profetica, ponte di pace, segno di una nuova umanità.

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