lunedì 1 novembre 2021

TUTTI SANTI

 



Paolo Cugini


   Solennità di tutti i santi. Festa importante, perché dice dell’offerta di un cammino che spinge e, in un certo senso, costringe l’uomo e la donna ad andare oltre, a guardare oltre, a non fermarsi ai dati immediati, a quello che ci viene offerto dalla vita materiale, a non accontentarci mai, ma a cercare sempre la via migliore, che è quella del bene.

«Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: cento quarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello» (Ap 7, 2s).

Che cosa dice un brano come questo? Due cose. La prima, la protezione di Dio su coloro che cercano il bene. C’è una premura nei confronti di quelli che amano Dio, per cui il processo di distruzione viene fermato per permettere di porrei l sigillo su coloro che servono Dio. La seconda considerazione è il numero di color che sono salvati. In realtà, ce ne sono due di numeri. Il prima è 144 mila. Si tratta sicuramente di un numero simbolico 12x12x1000, vale a dire la moltiplicazione del numero che indica le tribù d’Israele. Il numero 1000 indica il popolo nella sua completezza e la sua durata illimitata, per la fedeltà di Dio, all'Alleanza. Questo numero che indica durata illimitata, è rafforzato da quello successivo: una moltitudine immensa. Sono numeri che incoraggiano la ricerca del cammino tracciato da Gesù.

 Noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro (1 Gv 3,1-3).

Cammino di santità significa, secondo il testo della prima lettera di Giovanni, cammino verso una somiglianza a colui che guardiamo. Camminare nella vita con questa speranza nel cuore, con il desiderio di essere simili al Signore, nella sua umanità, nel suo modo di pensare e di essere, purifica la nostra esistenza dalle scorie di egoismo, che sono dentro di noi. Chiedere la speranza è una bella preghiera. Potremmo chiederci: quali sono i tratti dell’umanità di Gesù che vorremmo fossero riprodotti in noi attraverso l’azione dello Spirito Santo? Per la risposta a questa domanda ci viene incontro il Vangelo delle Beatitudini, che oggi viene proposto. Mitezza, misericordia, magnanimità, purezza di cuore, pace, giustizia: è questo che opera in noi lo spirito del Signore.

 

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