venerdì 28 novembre 2025

Il Principio di realtà nell’insegnamento di Gesù

 



Osservare la realtà come via verso la fede autentica

Paolo Cugini

 

 

 

Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi (Lc 21,29).  

È molto interessante questa indicazione di Gesù. Per risolvere un problema, manda le persone ad osservare la realtà. Così si apre la via della fede autentica, non sulle ali di illusorie fantasie, ma sull’attenta osservazione del quotidiano. Gesù, Maestro di saggezza e di concretezza, ci invita a guardare il mondo con occhi limpidi e cuore aperto, ad immergerci nella storia per scorgervi la luce del Mistero. Non è la prima volta che nel Vangelo avviene una scena simile. Quando si presentò il dilemma del tributo a Cesare, Gesù non rispose con discorsi astratti, ma chiese una moneta e invitò a osservare il volto inciso su di essa. La fede, allora, non nasce da narrazioni mitologiche o voli pindarici; il cammino che il Messia traccia è quello a contatto con la realtà, come chi cammina con i piedi ben piantati per terra.

Nel cuore della storia, c’è una luce che si rivela solo a chi osserva, a chi è attento, a chi non si lascia distrarre dai pensieri che affollano la mente. Gesù insegna non a volare nel cielo, ma a camminare sulla terra, a leggere il senso profondo della vita nel presente, nell’irriducibile pluralità dell’esistenza. La luce del Mistero si manifesta come i colori dell’arcobaleno che, insieme, formano il bianco: mille sfumature, mille storie diverse, unite in una sola presenza. È una sapienza antica, che risuona nel mondo. Giovanni, nel suo Vangelo, ci ricorda che «la luce è venuta nel mondo ma il mondo non l’ha riconosciuta». Il motivo, forse, è la distrazione, il lasciarsi catturare dai propri pensieri e non vedere la realtà che ci sta davanti.

Il cammino della luce è un percorso di apertura, di attenzione, di immersione nel presente. La vita si svela a chi sa cogliere il senso della realtà, a chi non teme la complessità e la pluralità che caratterizzano ogni giorno. La fede non è una fuga dal mondo, ma uno sguardo profondo che trasforma la realtà in rivelazione. «Nessuno può vedere la luce se non osserva la realtà», dice il profeta nel cuore della storia. In tempi di distrazione collettiva, il richiamo di Gesù è profetico: «Osserva, ascolta, vivi con attenzione». Solo chi è presente a sé stesso e al mondo può riconoscere la luce che si cela nel quotidiano, può cogliere il Mistero che trasfigura la realtà. È questa la via della fede: il miracolo di un cuore che vede, di uno sguardo che accoglie, di una vita che si lascia illuminare dalla luce che viene dall’alto, ma si rivela nella terra.

 

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