Osservare la realtà come via verso la fede autentica
Paolo Cugini
Osservate la pianta di
fico e tutti gli alberi (Lc 21,29).
È
molto interessante questa indicazione di Gesù. Per risolvere un problema, manda
le persone ad osservare la realtà. Così si apre la via della fede autentica,
non sulle ali di illusorie fantasie, ma sull’attenta osservazione del
quotidiano. Gesù, Maestro di saggezza e di concretezza, ci invita a guardare il
mondo con occhi limpidi e cuore aperto, ad immergerci nella storia per
scorgervi la luce del Mistero. Non è la prima volta che nel Vangelo avviene una
scena simile. Quando si presentò il dilemma del tributo a Cesare, Gesù non
rispose con discorsi astratti, ma chiese una moneta e invitò a osservare il
volto inciso su di essa. La fede, allora, non nasce da narrazioni mitologiche o
voli pindarici; il cammino che il Messia traccia è quello a contatto con la
realtà, come chi cammina con i piedi ben piantati per terra.
Nel
cuore della storia, c’è una luce che si rivela solo a chi osserva, a chi è
attento, a chi non si lascia distrarre dai pensieri che affollano la mente.
Gesù insegna non a volare nel cielo, ma a camminare sulla terra, a leggere il
senso profondo della vita nel presente, nell’irriducibile pluralità
dell’esistenza. La luce del Mistero si manifesta come i colori dell’arcobaleno
che, insieme, formano il bianco: mille sfumature, mille storie diverse, unite
in una sola presenza. È una sapienza antica, che risuona nel mondo. Giovanni,
nel suo Vangelo, ci ricorda che «la luce è venuta nel mondo ma il mondo non
l’ha riconosciuta». Il motivo, forse, è la distrazione, il lasciarsi catturare
dai propri pensieri e non vedere la realtà che ci sta davanti.
Il
cammino della luce è un percorso di apertura, di attenzione, di immersione nel
presente. La vita si svela a chi sa cogliere il senso della realtà, a chi non
teme la complessità e la pluralità che caratterizzano ogni giorno. La fede non
è una fuga dal mondo, ma uno sguardo profondo che trasforma la realtà in
rivelazione. «Nessuno può vedere la luce se non osserva la realtà», dice il
profeta nel cuore della storia. In tempi di distrazione collettiva, il richiamo
di Gesù è profetico: «Osserva, ascolta, vivi con attenzione». Solo chi è
presente a sé stesso e al mondo può riconoscere la luce che si cela nel
quotidiano, può cogliere il Mistero che trasfigura la realtà. È questa la via
della fede: il miracolo di un cuore che vede, di uno sguardo che accoglie, di
una vita che si lascia illuminare dalla luce che viene dall’alto, ma si rivela
nella terra.
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