(annotazioni)
1-12 soluzione
rapida di un problema che può colpire gravemente la comunità.
Di questo brano sono
state proposte diverse interpretazioni.
Per il lettore questo
brano rappresenta una sorpresa, che interrompe l’esperienza positiva della
prima comunità. Luca vede nella ricchezza e nel possesso dei beni un pericolo
grave per la vita della comunità, in particolare per la sua unità. La colpa consiste
nell’aver mentito. L’obiettivo del racconto è la preservazione dell’unità.
Con la menzogna Anania ha peccato contro la koinonia,
contro l’unità che è dono dello Spirito, ha riversato il veleno della falsità
nelle relazioni nelle quali Dio stesso è coinvolto.
11. il timore è la
reazione dell’uomo dinanzi alla manifestazione del sacro. Il timore sacro si
estende a tutta la chiesa.
12-16.
c’è progresso nella diffusione. Ormai la fama si è sparsa al di fuori di
Gerusalemme e molti dalle città vicine cominciano ad affluire. Nel pensiero di
Luca la comunità è un punto focale la cui forza per i dintorni cresce nella
misura in cui essa stessa è comunità.
L’unità della chiesa provoca il successo della missione,
così come il risultato della missione stimola la comunione fraterna.
12. realismo di Luca
14. la riverenza agli
postoli, la riconoscenza nei confronti della loro autorità, favoriva l’adesione
alla fede da parte di molti e questa crescita a sua volta era segno della
presenza di Dio.
Entrare nell’ombra di una
persona significa entrare in contatto con la persona stessa. Si tratta di un
potere depurato da qualsiasi elemento di magia.
17-41:
viene riconfermata la centralità della persecuzione nella vita della comunità.
17:
è la predicazione degli apostoli a muovere gli avversari, in particolare
l’annuncio della Resurrezione.
20-21:
devono predicare al popolo nel tempio, nel centro religioso d’Israele, come
aveva fatto Gesù per gli apostoli la volontà divina consiste per il momento nel
radunare Israele.
22-23: c’è la descrizione
di una fuga umanamente impossibile.
28: lc presenta il quadro
positivo della predicazione apostolica a Gerusalemme.
30. Dio dei nostri padri:
esprime la coscienza della Chiesa di appartenere al vero Israele e di capire la
storia di Gesù inserita nella storia della salvezza. Tale storia riguarda anche
i membri del sinedrio, anche se questi si oppongono ad essa.
Formula di contrasto. I
sadducei rifiutano l’agire divino di Gesù.
Lc cita Dt 21,22. Mediante l’allusione a
Dt, il supplizio tipicamente romano della crocefissione diventa un supplizio
ebraico e quindi la crocefissione viene direttamente attribuita ai responsabili
giudei.
Essendo stato esaltato
Gesù è la guida alla salvezza, poiché per prima ha percorso ed ha aperto la via
alla salvezza attraverso la propria morte, resurrezione e ascensione. In quanto
primo egli è all’origine di tale dono salvifico.
32. funzione della
testimonianza che riguarda agli apostoli e ora estesa allo Spirito santo, che
svolge una testimonianza interiore. Per questa presenza dello spirito la
testimonianza non è semplicemente una difesa, ma un annuncio. Dinanzi al
sinedrio Pietro e gli apostoli proclamano il kerigma.
I carismi sono la
testimonianza interiore suscitata dallo spirito.
Lo spirito santo è dato
ad ogni credente e accompagna la vita della comunità.
33. L’annuncio produce
una reazione violenta.
34. intervento
provvidenziale di Gamaliele, che era un fariseo e crede nella resurrezione.
Gamaliele cita il caso di Teuda e Giuda.
41. gli apostoli
gioiscono nella sofferenza provata a causa del None di Gesù.
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