martedì 9 novembre 2021

ATTI DEGLI APOSTOLI CAPITOLO 5 - STUDIO BIBLICO

 



(annotazioni)

 

1-12 soluzione rapida di un problema che può colpire gravemente la comunità.

Di questo brano sono state proposte diverse interpretazioni.

Per il lettore questo brano rappresenta una sorpresa, che interrompe l’esperienza positiva della prima comunità. Luca vede nella ricchezza e nel possesso dei beni un pericolo grave per la vita della comunità, in particolare per la sua unità. La colpa consiste nell’aver mentito. L’obiettivo del racconto è la preservazione dell’unità.

Con la menzogna Anania ha peccato contro la koinonia, contro l’unità che è dono dello Spirito, ha riversato il veleno della falsità nelle relazioni nelle quali Dio stesso è coinvolto.

11. il timore è la reazione dell’uomo dinanzi alla manifestazione del sacro. Il timore sacro si estende a tutta la chiesa.

12-16. c’è progresso nella diffusione. Ormai la fama si è sparsa al di fuori di Gerusalemme e molti dalle città vicine cominciano ad affluire. Nel pensiero di Luca la comunità è un punto focale la cui forza per i dintorni cresce nella misura in cui essa stessa è comunità.

L’unità della chiesa provoca il successo della missione, così come il risultato della missione stimola la comunione fraterna.

12. realismo di Luca

14. la riverenza agli postoli, la riconoscenza nei confronti della loro autorità, favoriva l’adesione alla fede da parte di molti e questa crescita a sua volta era segno della presenza di Dio.

Entrare nell’ombra di una persona significa entrare in contatto con la persona stessa. Si tratta di un potere depurato da qualsiasi elemento di magia.

17-41: viene riconfermata la centralità della persecuzione nella vita della comunità.

17: è la predicazione degli apostoli a muovere gli avversari, in particolare l’annuncio della Resurrezione.

20-21: devono predicare al popolo nel tempio, nel centro religioso d’Israele, come aveva fatto Gesù per gli apostoli la volontà divina consiste per il momento nel radunare Israele.

22-23: c’è la descrizione di una fuga umanamente impossibile.

28: lc presenta il quadro positivo della predicazione apostolica a Gerusalemme.

30. Dio dei nostri padri: esprime la coscienza della Chiesa di appartenere al vero Israele e di capire la storia di Gesù inserita nella storia della salvezza. Tale storia riguarda anche i membri del sinedrio, anche se questi si oppongono ad essa.

Formula di contrasto. I sadducei rifiutano l’agire divino di Gesù.

Lc cita Dt 21,22. Mediante l’allusione a Dt, il supplizio tipicamente romano della crocefissione diventa un supplizio ebraico e quindi la crocefissione viene direttamente attribuita ai responsabili giudei.

Essendo stato esaltato Gesù è la guida alla salvezza, poiché per prima ha percorso ed ha aperto la via alla salvezza attraverso la propria morte, resurrezione e ascensione. In quanto primo egli è all’origine di tale dono salvifico.

32. funzione della testimonianza che riguarda agli apostoli e ora estesa allo Spirito santo, che svolge una testimonianza interiore. Per questa presenza dello spirito la testimonianza non è semplicemente una difesa, ma un annuncio. Dinanzi al sinedrio Pietro e gli apostoli proclamano il kerigma.

I carismi sono la testimonianza interiore suscitata dallo spirito.

Lo spirito santo è dato ad ogni credente e accompagna la vita della comunità.

33. L’annuncio produce una reazione violenta.

34. intervento provvidenziale di Gamaliele, che era un fariseo e crede nella resurrezione. Gamaliele cita il caso di Teuda e Giuda.

41. gli apostoli gioiscono nella sofferenza provata a causa del None di Gesù. 

Nessun commento:

Posta un commento