giovedì 16 novembre 2023

ADESSO

 



Paolo Cugini

 

In quel tempo i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!» (Lc 17, 20s). Gesù pone l’attenzione sul presente. Tutte le religioni hanno una proposta dopo la morte, che sposta l’attenzione sul futuro, creando proiezioni, che spesso si riducono ad illusioni. Il discorso di Gesù è molto diverso, perché cerca di condurre gli ascoltatori a porre attenzione al presente. È come se dicesse che è adesso che dobbiamo cogliere l’eternità, i segni di un mondo diverso. “Il Regno di dio è in mezzo a voi” significa proprio questo: scoprire nel presente della nostra storia la presenza di ciò che rimane per sempre.

Non c’è bisogno di cercare nel futuro, ma è nel presente della nostra vita che vanno concentrate le nostre forze spirituali. Troviamo lo stesso tempo, anche se con sfumature diverse, nella preghiera sacerdotale riportata da Giovanni nel capitolo 17, quando Gesù afferma: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17,3). Il cristiano è la persona concentrata nel presente, che accoglie lo Spirito del Signore e agisce dentro la storia con criteri e modalità nuovi. Anche nel dialogo con Zaccheo, Gesù afferma: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa” (Lc 17,9).

Concentrati nel tempo presente, nell’oggi della vita, perché è nel presente che possiamo sentire la presenza del verbo incarnato e, in questo modo, camminare con Lui per la realizzazione di un mondo nuovo, adesso.

 

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