lunedì 21 ottobre 2024

ARRICCHIRE PRESSO DIO

 



 

Paolo Cugini

 

Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede (Lc 12,14).

Difficile da vivere questo consiglio per chi vive nell’abbondanza. Chi nasce nell’abbondanza ed è abituato ad uno stile di vita per cui basta pochissimo per fare ciò che vuole è difficile che abbracci uno stile sobrio che conduca alla condivisione. La vita non dipende da ciò che si possiede: è questo il messaggio del Vangelo, che invita a impostare la propria vita su ciò che dà senso autentico all’esistenza. Il rischio di una vita impostata sui beni materiali è quello di perdere di vista il bene autentico. Infatti, nella parabola raccontata subito dopo queste parole, l’uomo ricco che fa di tutto per godersi i propri beni è considerato uno stolto. È condannata quella ricchezza finalizzata solamente al bene di e stessi e che non s’interessa del prossimo. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». Lc 12,21).

Arricchire per Dio è il cammino proposto. Che cosa significa questa espressione? Arricchire per Dio significa orientare la propria vita nel Vangelo, seguire le sue parole, fare ciò che lui dice. È, dunque, l’indicazione di un cammino spirituale, l’indicazione di una priorità, per dire che la materia se non è fondata sullo spirito è morta. La ricchezza deve trovare un senso, non può essere fondata su se stessa, per soddisfare solamente il ricco. Vale ciò che è condiviso.

Per questo anche il ricco deve imparare a mettersi in cammino verso il Mistero per dare un senso alla propria vita e ai suoi beni.

 

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