mercoledì 19 febbraio 2025

LO CONDUSSE FUORI DAL VILLAGGIO

 




Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani (Mc 8,23). 

Bello questo gesto di Gesù che conduce fuori dal villaggio il cieco pe curarlo. Perché lo porta fuori: che cosa significa? Nel Vangelo si Marco il villaggio è il luogo della tradizione, che non accetta la novità e, di conseguenza, resiste alla novità del Vangelo. Dentro al villaggio, a contatto con una mentalità tradizionale è molto difficile passare dall’oscurità alla luce, compiere, cioè, un cammino di conversione, di cambiamento. È necessario uscire. È Gesù che conduce fuori il cieco. È il contatto con la luce di Gesù che veniamo condotti fuori dai villaggi esistenziali, per poter compiere un cammino di trasformazione, che ci permette di cogliere la cecità che la cultura della tradizione mette dentro di noi. È fuori dai contesti quotidiani, che possiamo cogliere la verità di cui viviamo e, allo stesso tempo, l’urgenza di compiere un cammino, che è graduale, nel senso che non si guarisce dalla cecità causata dalla tradizione da un giorno all’altro: ci vuole tempo. 

E lo rimandò a casa sua dicendo: Non entrare nemmeno nel villaggio

È bellissima questa indicazione di Gesù. Chi ha intrapreso un cammino fuori dal villaggio, fatto di persone con la mente chiusa, di coloro che non riescono ad uscire dalla comodità letale di una vita in cui “si è sempre fatto così”, non può ritornare tra le persone dalla mente fasciata: non lo accetterebbero. E allora, bisogna avere il coraggio di prendere le distanze con il passato, per guardare avanti, per fare spazio allo Spirito del Signore, disponibili a camminare su nuovi sentieri: è il fascino della vita secondo lo Spirito. 

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