lunedì 30 dicembre 2024

IL MONDO PASSA

 




Paolo Cugini


Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo - la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita - non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno! (1 Gv 2,12s).

 Versetti che rivelano la profondità del cammino spirituale evangelico. È autentico quel cammino che non sente l’attrazione della proposta del mondo, non viene disturbato dalle sue sollecitazioni. La concupiscenza è la prevalenza della materia sullo spirito, che provoca la passione irresistibile. La proposta del mondo agisce sui sensi che, in un’anima protesa verso il Signore, ne coglie i benefici e rimane libera dalle sue pretese. Il mondo esige risposte immediate, mentre la vita spirituale apprende a orientarsi nel tempo. 

La dinamica del mondo è la fretta, quella dello spirito è la pazienza. Il mondo passa, lo spirito rimane. Allenare la propria vita interiore alla dimensione spirituale della vita, significa apprendere a non perdersi nelle dinamiche del mondo. Abitare nel mondo pur non essendo del mondo: è questa la dinamica della vita spirituale, che è la forza della persona che ha scoperto la vita interiore. Vivere nel mondo senza lasciarsi dominare da esso: è il proposito quotidiano di una persona che cerca il bene nella propria vita. 

Il mondo di cui parla Giovanni, non è il cosmo, ma è tutta quella realtà materiale, che non s’interessa della dimensione spirituale e che si alimenta con la schiavitù delle persone, Per questo, per poter ottenere ciò che vuole, vale a dire, il potere sulle persone, fa leva sugli istinti facendo pressione con l’apparenza, esigendo risposte immediate, che non prevedono la mediazione della ragione. Al contrario, la vita spirituale, che lavora sugli obiettivi proposti dal Vangelo, esige tempo, pazienza, riflessione, meditazione. In questa prospettiva risulta chiara l’opposizione mondo e spirito: sono due proposte diverse, che prospettano visioni antropologiche opposte. La persona che ha scoperto la vita interiore e la bellezza della vita spirituale, ha il compito di non vivere sui risultati raggiunti, ma d’impegnarsi ogni giorno a rivolgere il proprio sguardo verso ciò che dura nel tempo. Il contatto quotidiano con il Vangelo, la sua interiorizzazione e l’applicazione nella vita quotidiana di ciò che si medita, sono gli strumenti necessari per vivere in modo differente, per dare un sapore alla vita e puntare tutto su ciò che rimane per sempre.



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