Paolo Cugini
I
leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano
il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così
facevano comprendere la lettura (Ne 8,5s). Sono versetti
ricchi di significato per il cammino storico del popolo d’Israele, ma che hanno
un valore anche per il cammino delle comunità cristiane. Che cosa significa
attualizzare questi versetti? Rivelano il senso di una comunità che si
riconosce nel messaggio di Gesù e ne indica il compito: leggere e interpretare
le Scritture. Una comunità cristiana ha senso solamente quando si appropria
della propria identità che scaturisce dal Vangelo. Occorre, allora, leggere il
Vangelo e fare in modo che qualcuno nella comunità lo spieghi perché, come dice
san Paolo, la fede dipende dall’ascolto della Parola (cfr. Rom 10,17). Nei
versetti di Neemia il contesto è un giorno di festa per tutto quello che il popolo
aveva vissuto. Certamente, per noi cristiani il giorno del Signore è il giorno
privilegiato per leggere la Parola, comprenderla per poi viverla.
Non
portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la
strada (Lc 10,2). La Parola ascoltata, quando è
interiorizzata e compresa, spoglia, rende la vita essenziale. Mi sembra questo
l’insegnamento del vangelo di oggi. Per questo abbiamo bisogno del Vangelo per
capire il senso della vita, che non sta nelle cose, ma nella qualità della
vita, delle relazioni che viviamo.
In
qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!” (Lc
10, 4). La Parola assimilata e compresa ci fa annunciatori di pace, perché è la
Parola di colui che è venuto a portare pace sulla terra. Questo ci fa capire di
quanto abbiamo bisogno del Vangelo e di come il mondo ha bisogno di cristiani
inondati di Vangelo. Portatori di pace con il metodo di Gesù che ha creato pace
tra i popoli in conflitto non annientando i nemici, ma attirando il loro odio
sulla propria carne (cfr. Ef 2,14). Lo Spirito Santo che riceviamo nei sacramenti
ci trasmette la pace del Signore, ci dono il suo desiderio di un mondo nuovo,
il mondo pensato dal Padre e che diventa realizzabile grazie proprio allo
Spirito del Signore che soffia sul mondo e in noi.
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