lunedì 15 dicembre 2025

Oltre la crosta della materia

 




Quando la realtà si presenta come dono da svelare

Paolo Cugini

 

Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele (Nm 24,17).

 

C’è chi vede oltre il velo dell’apparenza, chi sa che l’intelligenza non si accontenta della superficie, ma penetra la crosta della materia per cogliere ciò che la materialità degli eventi cela agli occhi distratti. È questa la scintilla profetica che spinge a cercare il senso nascosto, ad intuire che la realtà non è solo ciò che appare, ma molto di più: un dono che si offre, silenzioso, a chi è disposto a svelarlo.

Ma come si coglie questa dimensione profonda dell’esistenza? Ci sono due cammini. Il primo si apre nella giovinezza, quando le domande esistenziali impediscono il sonno, e la sete di risposte genuine conduce alla ricerca di una saggezza che non si lascia abbindolare dalle apparenze. È il tempo dei sogni inquieti, della fame di senso,; è il tempo in cui l’anima cerca la verità che ha il sapore dell’eternità.

Il secondo cammino è quello che il saggio ci offre, venendo incontro con il suo passo lento e sicuro. Perché, diciamolo chiaramente: nessuno può giungere al cuore nascosto della realtà da solo. Il saggio è una lanterna nella nebbia, un compagno di viaggio che ci invita a uscire dalla strada facile e affollata, quella che tutti percorrono senza chiedersi dove sia la vera meta.

La strada dell’immediatezza è allettante: soddisfa i sensi, nutre l’istinto, si accontenta della superficie. Ma chi è chiamato a cercare la profondità, deve affidarsi a quella luce che brilla nell’intimo, una fiammella che non lascia mai dormire tranquilli. È la voce interiore che chiama a scegliere il cammino dell’autenticità, a rinunciare all’illusione che la verità sia soltanto ciò che si può toccare o misurare.

C’è sempre qualcosa di più, ed è questo “di più” che richiede un percorso di disvelamento. La verità si rivela a chi ha il coraggio di togliere il velo, di osservare la direzione del tempo e cogliere la direzione della storia. Seguire questa strada significa accettare che la realtà non è un insieme di dati, ma una trama misteriosa che attende di essere compresa.  Chi è disposto a guardare oltre, riceve il dono di una visione nuova, capace di abbracciare il senso profondo della vita e della storia. Sono questi uomini e queste donne dallo sguardo penetrante che possono condurre l’umanità dove c’è vita, pace, giustizia e amore. Ma sappiano che sono proprio loro, i vedenti, i primi ad essere perseguitati dai nemici della vita, i farabutti che detengono i poteri.

 

 

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