sabato 10 febbraio 2018

LIBERARE L’UMANITA’ DALLA LEBBRA DELLA FALSA RELIGIONE




Paolo Cugini

Leggendo il Vangelo e osservando con attenzione l’azione di Gesù nella storia, nel vissuto quotidiano degli uomini e delle donne del suo tempo, è palese il significato del suo operato, che può essere racchiuso in questa espressione: liberare l’umanità dalla lebbra della falsa religione. Ciò è ben visibile nel Vangelo di oggi: Mc 1,40-45. E’ un Vangelo pieno di stranezze. Perché, infatti, il lebbroso non chiede di essere guarito, ma di essere purificato? E’ molto strano questo fatto. Per quattro volte in pochi versetti viene ripetuta la parola purificare. E’ chiaro il riferimento a quella teologia sorta probabilmente all’epoca dello Javismo, in cui la malattia è interpretata come segno del peccato. Come sappiamo, sarà questo non solo un tema che ritroviamo spesso nei salmi, ma anche il tema centrale del libro di Giobbe.

C’è in queste prime righe il dramma della persona lebbrosa che non solo è messa ai margini della società, ma anche dalla religione. Se l’esclusione dal contesto sociale è comprensibile, molto meno lo è quella religiosa. Che Dio è, ci possiamo chiedere, quello che esclude l’emarginato? Dov’è la sua misericordia? Come possiamo avvicinarci ad un Dio così? A chi si rivolge l’emarginato se anche Dio lo fustiga? Senza dubbio quello che  è qui presentato non è il Dio della rivelazione, ma il dio degli uomini, il dio dei potenti, che hanno interesse a mantenere soggiogati gli uomini e le donne. Sino a quando, infatti, gli uomini avranno bisogno di presentarsi al sacerdote, significa che il potere religioso e politico potrà controllarli. C’è tutta una religione, la falsa religione che schiavizza l’uomo e la donna, rendendolo prigioniero di norme e di riti.

Gesù purificando il lebbroso libera l’umanità dalla falsa religione, dai falsi idoli, dalla religione dei precetti, dalla falsa teologia, quella teologia che nasce dal potere politico e religioso per controllare la vita degli uomini e delle donne. Gesù guarisce il lebbroso e lo lascia libero. Purificando il lebbroso Gesù dichiara che quella teologia che indica la malattia come segno di peccato non viene da Dio, ma dagli uomini. In questo modo Gesù mette in guardia l’umanità dalla falsa religione, dalla falsa teologia.

Come si fa a capire se stiamo seguendo la falsa teologia o la vera? Come possiamo capire se siamo ingannati? Il lebbroso appena è purificato va via libero, contento del suo nuovo stato di vita. Prima, quando era lebbroso, doveva nascondersi, era rifiutato, veniva escluso dalla vita sociale e religiosa. Chi vive soggiogato dalla falsa teologia ha paura di esprimersi, di dire la verità. La libertà che Gesù porta nel mondo, che smaschera le logiche di morte dalle presunte teologie e dai presunti idoli, rende l’uomo e la donna desideroso di libertà e di comunicare a tutti la sua nuova situazione. E’ questo il criterio di discernimento tra l’aderenza alla vera o falsa teologia: la libertà di dire a tutti ciò che si vive.

Perché il lebbroso non si presenta al sacerdote e se ne infischia delle prescrizioni di Mosè, così come gli aveva ordinato Gesù? Perché non ha più bisogno, ora è libero e, di conseguenza, non deve rendere conto a nessuno, ma solo a Dio. Gesù liberando il lebbroso dalla sua malattia e dalla sua schiavitù, spezza il sistema religioso e politico oppressivo. Saranno questi gesti a provocare l’ira dei farisei, dei sadducei e dei dottori della legge. Sarà il cammino di liberazione dell’uomo e della donna dalla falsa religione, dagli idoli e dalla falsa teologia oppressiva che condurrà velocemente Gesù sulla croce. so dalla sua malattia e dalla sua schiavitù, spezza il sistema religios e politico oppressi e politico. Gesù liberando il lebb

Alla fine la situazione si capovolge. E’ Gesù che ha purificato e guarito il lebbroso che non può più entrare pubblicamente in una città. E’ Gesù che è diventato lebbroso. Perché? E’ il prezzo che si paga divenendo suoi discepoli, annunciatori della verità che fa liberi, della verità che smaschera l’ipocrisia, gli interessi di potere. E’ di questo Vangelo che abbiamo bisogno se desideriamo vivere in modo autentico, non passando tutta la vita chiusi nel nostro cuoricino per paura del mondo, ma liberi di gridare a tutti la bellezza della vita in Cristo.