Paolo Cugini
Mia
madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica (Lc 8,21).
La
sequela a Gesù conduce verso una nuova umanità, a nuove relazioni. C’è un passaggio
significativo che la sequela produce in coloro che vivono ciò che ascoltano:
una nuova famiglia. È questo che Gesù sperimenta nella relazione con i suoi
discepoli e discepole e che indica anche per coloro che, in ogni tempo e in
ogni epoca si mettono in cammino ascoltando la sua Parola. È questo un dato
molto significativo, perché rivela la verità comunitaria della sequela a Gesù,
che inizia in una relazione personale, per entrare in una nuova umanità, all’interno
di dinamismi relazionali non determinati dal sangue o dalla razza, ma dalle
modalità che sorgono dal vivere la Parola di Gesù.
Questo
dovrebbe essere il senso di una comunità cristiana, vale a dire, il segno nel
mondo di una possibilità nuova di vivere le relazioni umane, non più segnate da
determinismi di sangue, ma fondate sulla relazione con la parola di Gesù. Si
tratta, dunque, di un cammino di uscita da un modo naturale di vivere le
relazioni umane, per uno entrare all’interno di uno stile nuovo, tutto da scoprire
e da sperimentare.
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