martedì 23 febbraio 2021

LA PAROLA CHE VIENE DAL SILENZIO

 



 

Paolo Cugini

 

 

Così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto” (Is 55, 11). La fede è credere che ci sia una parola che esce dalla tua bocca: se si crede ciò, allora si crede anche che produrrà un effetto su chi l’ascolta. Credere che quella parola impastata di terra, di culture diverse, di significati lontani sia proprio uscita dalla tua bocca: ci vuole molta fede. Il paradosso è che si scopre che è parola che esce dalla tua bocca quando la si vive, quando la si pone in pratica e la si esegue. È proprio in questi casi, in questi frangenti che si capisce che è una parola fatta di un materiale diverso dal solito, che ha una qualità unica, uno spessore di verità che non s’incontro nelle parole altre. Quella che esce dalla tua bocca è una parola che non va mai a vuoto in chi l’accoglie con amore, ma che produce l’effetto desiderato, vale a dire, fa ciò che dice, realizza ciò che esprime, esegue ciò che significa. Occorre davvero provare per credere, fidarsi per essere esauditi.

Pregando non sprecate parole” (Mt 6,7). Preghiera nel silenzio, facendo il vuoto, mettersi nella condizione dell’assoluto silenzio, in attesa di una parola altra, di una sensazione, un’intuizione. Perché la parola, se parola ci deve essere nella preghiera, la deve dire Lui e solo Lui. E allora, affinché questo avvenga, affinché l’epifania della parola Altra si manifesti nell’anima, occorre un silenzio abissale, un silenzio profondo. Come fare, però a creare questo stato interiore che permette un tale silenzio da fare spazio alla manifestazione della parola Altra? Come ci si accorge che la parola che sta venendo verso di me viene dall’altrove e non è un semplice prodotto dei miei pensieri? Tutto sta nel silenzio che si crea nell’anima, che per formarsi richiede tempo, dedizione, isolamento interiore ed esteriore e, soprattutto, un grande, immenso, infinito desiderio di ascoltarla. E allora, carissima amica, carissimo amico, non puoi non accorgertene, non puoi sbagliarti, è impossibile non riconoscerla quella voce soave, quel soffio di vita, quella parola che ti sconvolge l’anima in un modo da ribaltarla, come nessuna parola è capace di fare; ti ribalta per rimetterti in piedi, ti ribalta per sanarti completamente, per rimetterti a nuovo. E’ questo l’effetto della parola Altra che viene verso di te nel silenzio dell’anima, dalla profondità del cuore.

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