mercoledì 21 luglio 2021

ISTINTO E VITA INTERIORE







 Paolo Cugini 

 

“Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine” (Es 16, 2-3).

È l’istinto che domina la struttura umana e ne detta i comportamenti quotidiani. L’istinto che mette immediatamente in movimento la persona non appena c’è carenza di qualcosa. Ansia, angoscia, disperazione, paura sono emozioni che nascono in contesti in cui l’esistenza sembra minacciata e l’istinto spinge la persona a trovare una soluzione immediata. In queste circostanze entra in gioco la spiritualità, la vita interiore, che lavora nella direzione opposta, aiuta la persona a concentrarsi sugli obiettivi, a guidare l’istinto, a dominarlo, ad umanizzarlo.

Senza vita interiore non c’è umanità, che si traduce nel dominio di s’è, nella capacità di attendere, di azionare l’intelligenza, la progettualità, di incanalare le forze verso obiettivi. Senza la vita interiore l’esistenza si appiattisce sulla superficie e la persona diviene vittima di se stessa, dei suoi stessi impulsi. È la vita interiore che aiuta la persona a guardare lontano, a cercare un orizzonte verso cui vedere spostare la propria esistenza, scrollarla dal piano puramente materiale, che è il livello istintuale. L’istinto ha una sua positività perché allerta la persona sulle necessità immediata, la mette in moto. Dal canto suo la vita interiore riesce ad incanalare l’istinto verso un orizzonte di vita e quindi a dominare la paura e tutte quelle emozioni che tendono a disequilibrare la persona, conducendola sull’orlo del disastro esistenziale.

 I versetti dell’Esodo riportati sopra, che narrano della mormorazione del popolo d’Israele che nel deserto si trova senza cibo è una bellissima metafora della vita umana, della forza dell’istinto di sopravvivenza, della necessità di attingere alla vita interiore per incanalare gli istinti, orientarli nelle scelte maturate nel tempo.

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