Paolo Cugini
“Nel
deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra
d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a
sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame
tutta questa moltitudine” (Es 16, 2-3).
È
l’istinto che domina la struttura umana e ne detta i comportamenti quotidiani. L’istinto
che mette immediatamente in movimento la persona non appena c’è carenza di
qualcosa. Ansia, angoscia, disperazione, paura sono emozioni che nascono in
contesti in cui l’esistenza sembra minacciata e l’istinto spinge la persona a
trovare una soluzione immediata. In queste circostanze entra in gioco la spiritualità,
la vita interiore, che lavora nella direzione opposta, aiuta la persona a concentrarsi
sugli obiettivi, a guidare l’istinto, a dominarlo, ad umanizzarlo.
Senza
vita interiore non c’è umanità, che si traduce nel dominio di s’è, nella
capacità di attendere, di azionare l’intelligenza, la progettualità, di
incanalare le forze verso obiettivi. Senza la vita interiore l’esistenza si
appiattisce sulla superficie e la persona diviene vittima di se stessa, dei
suoi stessi impulsi. È la vita interiore che aiuta la persona a guardare
lontano, a cercare un orizzonte verso cui vedere spostare la propria esistenza,
scrollarla dal piano puramente materiale, che è il livello istintuale. L’istinto
ha una sua positività perché allerta la persona sulle necessità immediata, la
mette in moto. Dal canto suo la vita interiore riesce ad incanalare l’istinto
verso un orizzonte di vita e quindi a dominare la paura e tutte quelle emozioni
che tendono a disequilibrare la persona, conducendola sull’orlo del disastro
esistenziale.
I versetti dell’Esodo riportati sopra, che
narrano della mormorazione del popolo d’Israele che nel deserto si trova senza
cibo è una bellissima metafora della vita umana, della forza dell’istinto di
sopravvivenza, della necessità di attingere alla vita interiore per incanalare
gli istinti, orientarli nelle scelte maturate nel tempo.
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