Paolo
Cugini
Considerate perfetta
letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la
vostra fede, messa alla prova, produce pazienza. E la pazienza completi l’opera
sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla (Gc
1,2-3).
Capovolgimento
della mentalità comune: è questo uno degli aspetti del Vangelo. E allora, se
nel senso comune la letizia si ha quando si vive in pace, per chi segue il
Vangelo non è sempre così. Occorre considerare letizia anche quando si vivono
contrasti a causa delle scelte di vita provocati dal vangelo. Abitare
serenamente la contraddizione: è questo che dovrebbe produrre l’azione dello
Spirito Santo sui fedeli. Letizia che è vissuta da coloro che sono abituati al
contrasto, che sanno che fa parte dell’opzione di fondo, che consiste nell’abbracciare
un cammino che va dalla parte opposta della logica del mondo. E così, in questo
cammino, si scopre che la letizia non è fuori di sé, non è una realtà che s’incontra,
ma che sta dentro di noi, perché è uno dei frutti dello Spirito che lo coglie
chi lo vive. Letizia come capacità di vivere nei contrasti, perché è chiaro l’obiettivo
che orienta l’esistenza e che non dipende dall’opinione dell’altro.
La
letizia si plasma nella pazienza, nella capacità di frenare le risposte
immediate e di vivere con lo sguardo fisso sull’obiettivo. La persona che sa
vivere in letizia, cha ha imparato a convivere nelle tensioni e ad affrontare
serenamente i contrasti emana una grande pace che s’irradia nel contesto in cui
vive.
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