Omelia nel giorno del matrimonio di
Matteo e Micheline
1.
L’amore
come ospite desiderato da tutti, ma che arriva quando vuole. L’amore si
presenta con la novità di un dono inaspettato, inatteso. Viene al
nostro incontro senza chiedere permesso: arriva e basta. Necessita, però di
essere riconosciuto, accolto. È incalcolabile il suo arrivo nella
stessa misura in cui è desiderato. Il paradosso dell’amore: tutti lo vogliono,
ma accade in modo improvviso e senza chiedere permesso e senza tenere conto
delle condizioni di nessuno. Arriva e pronto: lo puoi solo accogliere. Quando
arriva è una forza inarrestabile. È come se vi foste riconosciuti
immediatamente, come se colui e colei che stava passando corrispondeva ai tanti
sogni fatti nel passato. L’amore quando arriva rovescia la vita, la
riorganizza. È come se quello che avevamo fatto sino a quel giorno non
valesse niente, come se fosso una preparazione a questo evento.
Chi
prova a difendersi rimane segnato negativamente per
tutta la vita. Chi lo rifiuta passare il resto dei sui giorni a rammaricarsi
per averlo fatto, per non essere salito sul treno che è passato nella propria
vita e che invocava solamente di salire. Quanti passano il resto della vita rammaricandosi
di quel biglietto strappato in un momento di totale smarrimento di un treno che
non tornerà a passare mai più. Voi invece su quel treno siete montati su
subito, senza farvi troppo pregare.
L’amore
è la miglior medicina al male del mondo Occidentale: la solitudine.
Non c’è balsamo migliore per curare le ferite profondissime che la solitudine
scava nell’anima delle persone sole. Due persone che si amano sono innanzi
tutto due persone guarite dal male della solitudine. L’altro che il Signore vi ha
donato, sarà d’ora innanzi il motivo che darà forza alle vostre lotte, ai
vostri sacrifici, al perseguimento dei vostri ideali. Lo farete
pensando a lui, a lei. D’ora innanzi avrete un fantastico motivo per cui
vivere. Credete, non è roba da poco.
2. A
questo dono avete deciso di dare un contenuto con le letture che avete scelto. Che
cosa sono allora le beatitudini che abbiamo ascoltato se non la narrazione dei
tratti dell’umanità di Gesù? Umanità che è impastata d’amore e che
genera amore in ogni suo gesto e movimento. E infatti, come fai ad essere un
costruttore di pace i un mondo alimentato dall’odio e dalle divisioni se non
hai il fuoco dell’amore di Dio dentro di te? Come puoi essere assetato di
giustizia, vale a dire, del desiderio di un mondo di persone uguali e che ti
conducano a lottare contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza, se
non bruci dentro la tua anima il fuoco dell’amore di Gesù, che è morto a causa
di questo? E ancora, come potrete resistere alle persecuzioni provocate dall’impegno
per un mondo più giusto
Conclusione:
l’amore è anche un atto di fede verso una persona. L’amore si alimenta e
alimenta questa reciproca fiducia. Abbiate l’umiltà e la tenerezza di non
spezzarla mai, per nessun motivo al mondo. Buon cammino. Auere, bom vojage,
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