“Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello” (Gc 4,15). Vivere nella prospettiva del Signore. Cammino di fede come cammino di uscita dalla logica egoistica, che pone al centro solo i propri interessi, ma che si apre all’altro. Uno stile di vita che non si lascia schiacciare, travolgere dagli venti, ma li guida, li accompagna, perché li legge e li interpreta alla luce della parola di Dio. Questo stile di vita crea relazioni nel segno della gratuità, dell’attenzione. Chi vive libero dall’ansia della prestazione, che genera relazioni nel segno dell’interesse e, di conseguenza, scatena l’onda delle invidie e delle gelosie, cioè una vita di cattiverie, si rende disponibile a tutto e a tutti.
Chi
non è contro di noi è per noi (Mc 9, 40). Gesù non teme
la concorrenza e non teme rivali. La sua forza non sta nell’approvazione degli
altri, ma nell’amore di Dio, che accoglie continuamente. Il suo sguardo va
diritto al cuore e non si ferma sulle apparenze. Chi vive la propria vita non
come un possesso privato, ma come un dono ricevuto, impara ad avere uno sguardo
ampio, che non vede negli altri dei rivali, ma dei fratelli e delle sorelle,
divenendo collaboratore, collaboratrice di un mondo più giusto e più umano.
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