martedì 27 maggio 2025

UNA DONNA DI NOME LIDIA

 



Paolo Cugini

 

Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo (At 16,13).

Il mistero delle donne nella Bibbia. In questo caso Lidia, che rimane toccata dalle parole di Paolo, dalla sua testimonianza. La Parola che fa brecci in un cuore attento, desideroso di verità. La Parola che non s’importa della cultura patriarcale, che vorrebbe le donne chiuse in casa, ma entra dove trova spazio. La Parola entra dove vuole e come vuole, entra dove incontra spazio, entra dove viene accolta con libertà. La Parola esige libertà, docilità. Non sono criteri culturali che decidono, ma solo la disponibilità dell’anima. Lidia, in questo brano, è il simbolo della libertà che fa spazio alla Parola, sena pregiudizi culturali, o preconcetti. C’è tutta una critica al paradigma patriarcale in vari testi del Nuovo Testamento che non è tematizzata, ma è implicita e, per questo, colpisce di più. Basta un nome, Lidia, per aprire varchi culturali nuovi, che si spingono oltre ogni tipo d’immaginazione. Lidia, che con semplicità accoglie la Parola di Gesù, distrugge ogni tipo di preconcetto maschilista e misogino. La Parola di Dio è libera es esige libertà, entra nei cuori aperti, apre orizzonti nuovi. Lidia è la gande testimone della libertà del Mistero che si è manifestato in Gesù. È di Lidia che abbiamo bisogno per ricostruire i percorsi spirituali infangati dalla cultura patriarcale ed entrare in sentieri nuovi, i sentieri della libertà.