Lc
7, 31-35: anche tu, Gesù sei rimasto sconvolto. Anche Tu ci sei
rimasto male per aver incontrato l’uomo, l’umanità così distratta, senza voglia
di niente, così immersa nell’egoismo. Pensavi che fosse differente, che fossero
bastate due parole ben dette, alcuni gesti eclatanti per chiamare la loro
attenzione. E invece ti sei trovato dinnanzi questo popolo chiuso, questa gente
accecata dall’orgoglio, questa umanità senza vita, senza speranza, senza la
volontà di camminare, di crescere.
La
fede in Te, allora si manifesta con il desiderio di camminare, di cercare. Tu
non sei nelle persone pigre, accomodate, arroganti. Per questo oggi Ti stupisci
per quella mancanza di vita, di gioia, di ricerca che hai incontrato nella
gente. Mi chiedo però, che cosa ti aspettavi? Pensavi, forse, che fosse facile
risuscitare dei morti? È più facile resuscitare Lazzaro che un indifferente,
uno che dalla vita non si aspetta più nulla e che per di più frequenta la
Messa. Ci sono mille contraddizioni in questa umanità dispersa, in cui
l’egoismo e l’orgoglio la fanno da padroni. Solamente un amore enorme come il
tuo, può svegliare questo popolo avvelenato dall’egoismo. Solamente un amore
che non indietreggia dinnanzi a nulla può distruggere le resistenze
dell’ignoranza e dell’indifferenza. Solamente un amore così, può diventare
quella luce che sconfigge le tenebre.
E allora se è stato così duro e difficile per Te, puoi comprendere che cosa significhi per me annunciarti. Tu mi insegni che per questo cammino non si può confidare con nessuno. Mi insegni che il lavoro da compiere, lo sforzo enorme da fare è mantenere pulita costantemente la propria anima, la propria coscienza, affinché lo Spirito Santo possa agire. Mi insegni che in questo cammino durissimo si può confidare solo con il Padre, che occorre tenere lo sguardo fisso su di Lui, che è questo sguardo che purifica la coscienza, la libera, la rende coraggiosa e piena di volontà.
(dai diari)