Paolo Cugini
Le tre parabole che ascoltiamo in
questa domenica hanno un comune denominatore: il perdersi. Se è vero che il
cammino del discepolato è entusiasmante perché ci offre un senso
dell’esistenza, è altrettanto vero che, nonostante tutto, è possibile perdersi
durante il cammino. Quando ciò avviene il problema è ritrovare la strada
perduta. Le tre parabole offrono alcune soluzioni al problema. La prima e la
seconda mostrano il caso di qualcuno che si accorge della sparizione (di una
pecora, di una moneta). È un chiaro riferimento alla comunità che diventa
soggetto responsabile dei fratelli e delle sorelle che ad un certo punto
perdono il cammino. Andare alla loro ricerca diviene, allora, il segno di
un’appartenenza e, allo stesso, tempo dice del valore dei rapporti personali
che s’instaurano all’interno della comunità. C’è però anche un altro modo di
tornare al Signore. È quello che ci vuole dire la terza parabola il cui
protagonista, una volta smarrito, riesce a rientrare in sé stesso e trovare il
cammino del ritorno a casa. Aiutiamo le persone a non sentirsi sole. Chiediamo
al Signore il dono del Suo Spirito affinché sappiamo costruire comunità fatte
di persone attente gli uni degli altri, comunità autentiche che riflettono
nelle relazioni personali l’amore del Signore che riceviamo.
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