giovedì 15 settembre 2016

INTELLIGENZA E FEDE




Paolo Cugini
Il Vangelo di oggi propone due riflessioni significative legate tra loro. Nella prima Gesù ci ricorda che la religione, il rapporto con Dio non è cosa per creduloni e fatalisti, ma coinvolge tutto l’essere della persona, compreso l’intelligenza. “Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza”. Occorre usare l’intelligenza per assimilare la proposta del Signore e portarla nelle scelte della vita quotidiana e fare in modo che contagi i nostri pensieri, le nostre relazioni con i fratelli e le sorelle. Ci vuole intelligenza per fare in modo di non essere sopraffatti dal male e non essere ingannati. Lo stesso vale per la seconda parte del Vangelo dove Gesù ci consiglia di: “farvi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne”. Il denaro che accumuliamo ha un valore solamente se lo condividiamo con i poveri, perché saranno loro a giudicarci alla fine dei tempi. Gesù ci ricorda che nella vita siamo chiamati continuamente a scegliere e, se volgiamo seguire Lui, non c’è spazio per altri padroni. Pensiamo bene, allora, alle scelte che facciamo. Chiediamo lo Spirito del Signore affinché illumini la nostra intelligenza e ci conduca sempre nel cammino da Lui tracciato.

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