Paolo Cugini
Il
Vangelo di oggi propone due riflessioni significative legate tra loro. Nella
prima Gesù ci ricorda che la religione, il rapporto con Dio non è cosa per
creduloni e fatalisti, ma coinvolge tutto l’essere della persona, compreso l’intelligenza.
“Il padrone
lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza”.
Occorre usare l’intelligenza per assimilare la proposta del Signore e portarla
nelle scelte della vita quotidiana e fare in modo che contagi i nostri
pensieri, le nostre relazioni con i fratelli e le sorelle. Ci vuole
intelligenza per fare in modo di non essere sopraffatti dal male e non essere
ingannati. Lo stesso vale per la seconda parte del Vangelo dove Gesù ci
consiglia di: “farvi degli amici con la
ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano
nelle dimore eterne”. Il denaro che accumuliamo ha un valore solamente se
lo condividiamo con i poveri, perché saranno loro a giudicarci alla fine dei
tempi. Gesù ci ricorda che nella vita siamo chiamati continuamente a scegliere
e, se volgiamo seguire Lui, non c’è spazio per altri padroni. Pensiamo bene,
allora, alle scelte che facciamo. Chiediamo lo Spirito del Signore affinché
illumini la nostra intelligenza e ci conduca sempre nel cammino da Lui
tracciato.
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