PRIMA DOMENICA DI AVVENTO - C
Paolo Cugini
Inizia oggi il tempo liturgico
dell’Avvento che ci accompagnerà sino al Natale del Signore. E’ un periodo nel
quale la Chiesa c’invita alla preghiera, alla veglia, a maturare un
atteggiamento di attesa, ad apprendere a fidarsi del Signore e delle sue
promesse. La virtù principale che l’avvento vuole aiutarci a maturare è la
speranza. Sperare nel Signore significa credere in Lui e nella verità della sua
Parola. E’ per questo motivo che durante l’avvento la liturgia della Parola ci
fa ascoltare le profezie messianiche, soprattutto quelle che si trovano nel
libro del profeta Isaia. Fin dai tempi antichi i profeti furono inviati da Dio
per annunciare al popolo d’Israele l’avvento di un messia, un salvatore che li
avrebbe liberati dall’oppressione. Le profezie d’Isaia mostrano lentamente che
il salvatore sarebbe stato scelto dalla dinastia del re Davide e avrebbe
portato pace e giustizia. Il popolo d’Israele è stato così educato all’attesa,
a fidarsi del Signore e delle sue promesse, a guardare al di là degli eventi
tristi del momento, a sperare in Dio. La virtù della speranza quando è lasciata
maturare nell’anima, rafforza la fede e permette all’uomo e alla donna di
creare relazioni d’amore. La speranza cristiana non è un’utopia perché noi
speriamo nella liberazione definitiva del Signore che è già venuto in mezzo a
noi. Per questo il Vangelo c’invita a risollevare il capo, a non abbatterci
“perché la vostra liberazione e vicina”. Tempo di avvento è il tempo nel quale
siamo invitati a guardare dove e come guarda Dio, a fare spazio a Lui e alla
sua parola, a porre attenzione al dono della salvezza nascosto negli eventi
della storia. Don Paolo
Nessun commento:
Posta un commento