V FORUM CRISTIANI LGBT
ALBANO LAZIALE
VENERDÌ 5 OTTOBRE 2018
Atti
15,1-12: RIFLESSIONE DI PADRE PINO PIVA
Sintesi:
Paolo Cugini
E’
bello leggere questo brano nel contesto del Sinodo dei giovani, perché ricorda
qualcosa che è accaduto subito dopo la morte di Gesù. E’ bello vedere come
negli Atti degli Apostoli è una voce liberante, è una voce che libera e non
lega.
C’è
poi la parresia, il coraggio di Paolo e Barnaba: Dio non discrimina e accoglie
tutti. Questa accoglienza per tutti dev’essere visibile.
Paolo
e Barnaba dicono che se gli ebrei non accettano il dono della grazia, allora si
dirigono ai pagani.
Andare
oltre alla legge, per cogliere il cuore. La circoncisione era la legge esterna.
Pietro sottolinea che non è il segno esterno che può distinguere, ma il cuore.
Lo Spirito Santo scese su di tutti. La purificazione del cuore e l’adesione a
Dio si fa mediante la fede e non attraverso una legge esterna.
Tutti
possono amare Dio e non qualcuno.
Quando
il Signore diventa il centro della mia vita, allora tutto cambia, perché tutto
viene assunto da Lui e tutto diviene una meraviglia: la mia vita, quella che mi
ha dato.
I
Segno che Dio abita in noi: sono i frutti dello Spirito. Galati 5,22s: amore,
gioia, pace, magnanimità, apertura verso tutti, bontà, fedeltà, dominio di sé.
Se vivo questo significa che sono dello Spirito, al di là di quello che gli
altri possono dire, soprattutto quelli legati da una legge esterna.
Dio
mi abita e io abito in Dio e la mia vita è pinea di prodigi e segni e lo
testimonio.
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