martedì 17 agosto 2021

LASCIARE PER ESSERE

 



Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi (Mt 19,29-30).

È un versetto che mi ha sempre colpito, sin dall’infanzia. Allora lo leggevo come un versetto che riguardava coloro che dedicavano la propria vita totalmente al signore, come religiose, religiosi, preti. In realtà, anche queste parole riguardano tutti i battezzati, tutti coloro che vogliono seguire il cammino tracciato dal Signore. Ogni persona, infatti, ascoltando la Parola di Gesù è invitato ad operare una scelta radicale per fare spazio allo Spirito del Signore che trasforma tutto. C’è un lasciare come punto di partenza che significa affidamento al Signore, perché ci viene chiesto di lasciare tutto e andare dietro di Lui, senza sapere verso dove.

È questa precarietà sia materiale che esistenziale l’essenza della proposta di Gesù, che esige la disponibilità a lasciarsi condurre per mano giorno dopo giorno, senza conoscere la meta, l’orario di arrivo. È all’interno di questa fiducia, questo affidamento totale che lo Spirito ci modella a immagine di colui che seguiamo. Pieni delle nostre sicurezze, dei nostri calendari, della nostra organizzazione efficiente possiamo sperare di realizzare i nostri obiettivi: difficilmente capiremo qualcosa del Vangelo.

 

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